Divertimento e punto di interesse


Castello Maniace

Il Castello di Federico II a Siracusa, poi detto Maniace, viene costruito fra il 1232 e 1240. I primi documenti sulla sua fondazione sono le lettere che Federico invia il 17 novembre 1239 da Lodi a suoi sottoposti collegati alla costruzione del Castello, nelle quali l'imperatore si compiace per la diligenza con la quale Riccardo da Lentini prepositus aedificiorum segue il castrum nostrum Syracusie e lo rassicura che la sua richiesta pro munitione castroum nostrorum Syracusie et Lentiní quam etiam pro Serracenis et servis nostris necessarium frumentum, ordeum, vinum, caseum, companagium, scarpas et indumenta è stata girata al tesoriere di Messina, il quale provvederà al più presto a fornirlo di tutto l'occorrente. Si noti come l’imperatore usi i termini Serracenis e servis nostris, facendo riferimento agli operai presenti nel cantiere: i Saraceni, "tecnici specializzati" venivano regolarmente stipendiati, mentre i servi no.



Fonte Aretusa

Nasce ad una sorgente d'acqua dolce e che sgorga a qualchem etro dal mare, nell'isola di Ortigia. Forma un piccolo laghetto semicircolare pieno di pesci e dove il verde trionfa e crescono rigogliose le piante deglii unici papireti spontanei presenti iun Europa.

Rimaneggiata più volte nei secoli, l'aspetto attuale è del 1847; in questo spazio anatre e pesci popolano il meraviglioso e incantato spaccato siracusano. Il fascino della Fonte, ha certamente afafscionato molti poeti e scrittori che ne hanno documentato la bellezza.



Museo Archeologico "Paolo Orsi"

Il Museo Archeologico Regionale di Siracusa è da annoverarsi tra i più importanti e prestigiosi d’Europa per la qualità e la quantità dei reperti contenuti. Istituito per decreto regio nel 1878 dapprima come “Museo del Seminario” e successivamente come “Museo Archeologico Nazionale di Siracusa”, ad oggi è ubicato presso la nuova sede di Villa Landolina e intitolato al grande archeologo Paolo Orsi, che ne fu il direttore per oltre trent'anni e al quale si devono importantissime scoperte e ritrovamenti. La costruzione è immersa in un immenso parco verde d’interesse archeologico e storico per la presenza, per esempio della tomba del poeta tedesco Augusto von Platen.  La struttura, a forma di margherita, è composta di tre settori disposti attorno ad un corpo centrale e si sviluppa in tre piani: il seminterrato destinato ad Auditorium, dove è possibile assistere alla proiezione di documentari propedeutici alla visita, e i due piani superiori destinati agli spazi espositivi. L’esposizione museale è articolata in quattro settori A, B, C e D


Parco Archeologico della Neapolis

Il Parco Archeologico della Neapolis, situato nella parte nord-occidentale della città moderna, ed esteso circa 240.000 mq., è uno straordinario palinsesto della storia dell’antica Siracusa. Esso,  frutto di una lunga e difficile opera di salvaguardia negli anni Cinquanta, racchiude non soltanto la parte più monumentale della città, ma anche una densa serie di testimonianze di varie epoche, dall’età protostorica a quella tardoantica e bizantina: un museo a cielo aperto  Esso si estende su  una larga fascia delle pendici meridionali dell’altopiano dell’Epipoli;  il punto focale è  un’altura che prende il nome di Temenite, dal greco temenos (santuario), perché qui sorgeva, in età arcaica, un santuario extraurbano dedicato ad Apollo; ma fin dalla media età del Bronzo l’area era stata sede di insediamento umano, come testimoniano i resti di una probabile capanna sulla sommità del Temenite e soprattutto una serie di piccole tombe a grotticella artificiale che si aprono qua e là sulle pendici del colle, una delle quali ha restituito un corredo con materiali micenei.



Acquario

L'aquario di siracusa sorge nel cuore dell'isola di Ortigia, tra la Marina e la Fonte Aretusa, sotto il piazzale che affaccia sul mare. Si entra da Villetta Aretusa.

È diviso in settori con diverse vasche costruite in maniera tale da riprodurre esattamente gli ambienti naturali di provenienza dei pesci ospitati. Una parte rilevante è riservata alla vita marina del Mediterraneo che viene riprodotta nelle sue peculiari bellezze: viene ricreato il biotipo marino riscontrabile in quella parte di mare che lambisce le coste della Provincia; inoltre in alcune bacheche trovano posto alcune delle più belle conchiglie del Mare Nostrum.



Siracusa Greca in 3D

Siracusa 3D Reborn è un teatro in cui compiere un viaggio virtuale nella Siracusa Greca.

E' possibile rivivere, grazie alla tecnologia, l'esperienza della vita quotidiana nell'antica città e ripercorrere, attraverso i suoi monumenti, i secoli in cui Siracusa era la capitale artistica e culturale del Mediterraneo.

In una moderna sala, nata dalle ceneri di un ex cinema, viene proiettato in 3D un filmato realizzato in Computer Animation che mostra le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del territorio aretuseo.

E poi la ricostruzione al Computer del Tempio di Apollo, uno fra i più antichi del mondo greco, e la Syracosia, una nave progettata da Archimede e considerata tra le più grandi dell'antichità, in grado di trapostare 1000 tonnelalte, 400 soldati e  100 passeggeri.



Museo Leonardo Da Vinci e Archimede

Un imponente, quanto singolare lavoro eseguito con minuzia da maestranze qualificate. La  famiglia mecenate Niccolai Artisans of Florence, ha saputo ridare vita alla realizzazione e alla riproduzione fedele delle  macchine di Leonardo, tutte funzionanti nei minimi dettagli e ricostruite con procedimenti speciali. I modelli riprodotti, che non possono di certo essere definiti solamente "modelli", sono stati  rigorosamente realizzati interamente in legno pregiato, in metallo e in cordame dell’epoca, richiedendo  per ciò l'impegno sia di sofisticate tecnologie sia di particolari abilità umane.



Località balneare "Penisola della Maddalena

La Penisola della Maddalena di Siracusa, situata pochi chilometri a sud della città, costituisce il prolungamento meridionale della baia del Porto Grande di Siracusa ed è caratterizzata dalla presenza di falesie costiere strapiombanti in mare. Il sentiero si sviluppa lungo una scogliera molto suggestiva e, dopo circa 3 chilometri, permette di arrivare alla splendida insenatura sul mare, fatta di balze rocciose a strapiombo e sovrastata da una grotta profonda quasi 300 metri e nota col nome di grotta del Pellegrino. Il mare che caratterizza la Penisola della Maddalena è color smeraldo, cristallino e di una trasparenza straordinaria, con un fondale roccioso che lo rende ancor più limpdo ed ideale per gli amanti dello snorkeling. Tutto il tratto di mare che bagna la penisola è tutelato dall'Area marina protetta del Plemmirio.



Località balneare "Fontane Bianche"

La Spiaggia Fontane Bianche si trova sulla costa orientale della Sicilia, fra selvagge scogliere e spiagge di sabbia bianca, lambite da un mare cobalto. Chiamata così per le numerose fontane naturali di acqua dolce che si trovavano nell'area, è caratterizzata da un litorale di sabbia bianchissima, bagnato da un bel mare azzurro e cristallino. La spiaggia è in parte libera ed in parte occupata da stabilimenti e lungo la strada alle sue spalle si trova un'alta concentrazione di discoteche, hotel e campeggi. La spiaggia è ben attrezzata, offre ogni tipo di servizio nonchè la possibilità di praticare diversi sport, acquatici e non. Per raggiungerla basta seguire le indicazioni per Cassibile, a sud di Siracusa.



Teatro Greco

Quanto straordinario fosse considerato il teatro di Siracusa anche nell’antichità, è dimostrato dal fatto che è uno dei pochissimi teatri greci di cui le fonti storiche ricordino il nome dell’architetto: Damocopo, detto Myrilla. La sua esistenza è già accertata nel V sec. a.C.; Eschilo vi rappresentò per la prima volta le Etnee, scritte in onore del tiranno Jerone I  dopo la fondazione della città di Etna nel 476 a.C., e poi ancora , sempre per la prima volta, “I Persiani”. Ma l’aspetto attuale, che lo classifica fra i più grandi teatri del mondo greco, si deve al radicale rifacimento voluto da Jerone II nel III sec. a.C .



Grotta dei Cordari

Così detta perchè qui, a partire dal XVII° secolo, alcuni artigiani lavoravano la canapa e producevano corde di ogni tipo, favoriti dalla naturale umidità (la tradizione si è estinta solo pochi decenni fa).Di amplissime proporzioni, con una successione di pareti e di spazi, dalla volta sorretta da alti pilastri rocciosi, questa grotta è sicuramente la più suggestiva della Latomia del Paradiso. Questi effetti vengono maggiormente esaltati quando il fondo è coperto di acque meteoriche o di falda che provengono da infiltrazioni della volta. Notevoli e distintissimi sono i segni dell'estrazione della pietra, sulle pareti e sui soffitti si osserva la successione dei piani di stacco dei blocchi asportati dal banco roccioso. Segue verso est la grotta del Salnitro la cui imboccatura è in parte coperta da un gigantesco masso crollato dalla volta, sul quale sono visibili, in forma quasi di gradinate, i piani di stacco dei blochi calcarei.


Orecchio di Dionisio

L'Orecchio di Dionigi è la più famosa delle grotte che si aprono sul fronte settentrionale della Latomia del Paradiso, realizzate dai cavatori di pietra che seguivano i filoni di calcare di migliore qualità. Alta circa 23 m. e larga fra 5 e 11 m., con pareti convergenti a formare una volta a sesto acuto leggermente smussato, la grotta si sviluppa in profondità per 65 m. Michelangelo da Caravaggio, che visitò la grotta  nel 1608 nel corso del suo viaggio verso Malta, la chiamò “orecchio di Dionigi” per la sua caratteristica forma a S, vagamente simile ad un padiglione auricolare, e soprattutto per le sue notevoli proprietà acustiche, che amplificano i suoni; la leggenda narra infatti che il tiranno Dionigi usasse rinchiudere i suoi nemici all’interno della grotta per ascoltarne dall’alto, non visto, i discorsi, amplificati dall’eco. In realtà, la grotta deve la sua forma al modo in cui fu realizzata; lo scavo iniziò dall’alto, seguendo il tracciato sinuoso di un acquedotto, e si allargò man mano che scendeva in profondità, seguendo l’andamento del filone di calcare. Come nelle vicine grotte dei Cordari e del Salnitro, sono ben visibili, sulle pareti, i segni della lavorazione della roccia e del distacco dei blocchi




Cosa fare la sera a Siracusa

Vi aiuteremo noi a scoprire i luoghi notturni più belli di Siracusa città e Siracusa mare e dove andare la sera. In generale, la movida notturna è delle migliori , ma se sapete dove andare (e cosa bere!) il divertimento è assicurato.

Se non la conoscete ma avete una gran voglia di scoprire cosa fare di sera a Siracusa, sicuramente vi conviene andare in Ortigia: il centro storico è ricco di ristoranti, locali, pub e discopub ed essendo isola pedonale potrete girarveli un pò tutti (condizioni fisiche permettendo) passeggiando e godendo anche del fascino storico della location.